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martes, 2 de febrero de 2021

Sinossi "Accabadora" di Michela Murgia

Seguendo un'usanza sarda le cui origini si perdono nel tempo, un'anziana e una bambina si uniscono attraverso il sacro vincolo dell'«adozione dell'anima». Siamo a Soreni, un piccolo villaggio della Sardegna, negli anni '50. Bonaria Urrai, la sarta del luogo, donna di antica bellezza e perenne solitudine, ha adottato Maria, quarta figlia di una famiglia umile che la trascura. Così, la vita della bambina, ora fill'e anima – “figlia di anima” - della zia Bonaria, si trasforma completamente, e alla sua fine percezione non sfugge l'aura di mistero che avvolge la sua nuova madre: i lunghi silenzi, le strane uscite notturne e l'ombra di paura che illumina gli occhi di coloro che incrociano il suo cammino.

E anche se Maria cresce felice e amata insieme a Bonaria, in realtà ignora una verità che tutti conoscono: oltre a cucire abiti, sua madre d'anima è la donna che conforta coloro che si avvicinano alla fine del cammino. Insignita del Premio Campiello, il più prestigioso d'Italia, La finitrice affronta l'eterno tema della fine della nostra esistenza da una prospettiva unica: quella di una comunità che, fin dai tempi antichi, ha saputo affrontare quell'ultimo passo in modo collettivo e privo di tabù e di falsi pudori, ricreando un universo atavico che, in qualche modo, rimane presente fino ai nostri giorni.

 Risorsa: http://quelibroleo.com/la-acabadora

(A cura di Irene Rodríguez)



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