Napoli, oggi, è una città bella e terribile: è il regno della camorra, e i ragazzi che crescono lì lo fanno sotto la loro influenza. Una banda formata da dieci di loro si lancia alla conquista della città: provengono da famiglie normali, amano indossare scarpe di marca e tatuarsi il simbolo della loro band.Guidati da Nicolas Fiorillo, alias Marajá, il gruppo di adolescenti utilizza le moto come i fuorilegge dei film dell'Ovest usavano i cavalli: invadono i marciapiedi, investono pedoni, fuggono per le strette strade del centro storico. Vogliono impossessarsi di una parte del traffico di droga e dell'estorsione, e sfruttando il vuoto lasciato da alcune famiglie, si alleano con un vecchio capo clan per iniziare la loro promozione.
Il potere si rafforza
guadagnandosi il rispetto, seminando la paura, applicando la violenza: un like
sul Facebook della fidanzata di un altro può diventare una condanna a morte, se
si deve provare nuove armi è usato come bersaglio un gruppo di emigranti, e
sulla strada per la cima non ci sono amici, né antiche lealtà...
Con coraggio, Roberto Saviano
torna in un territorio che conosce bene per lasciare una nuova
testimonianza. La sua è un romanzo sulla realtà, una finzione che diventa
cronaca del marciume quotidiano di una città corrotta, corrosa, in cui il
sangue viene pagato col sangue e il destino sembra tragicamente scritto sotto
forma di riformatorio, prigione o tomba;una città che sono molte città, molte
periferie: quelle di Londra e Parigi, Madrid e Buenos Aires, New York e Città
del Messico, trasformando questo romanzo selvaggio e onesto in un forte
richiamo all'attenzione collettiva.
(A cura di Irene Rodríguez)