Il Parco dei Mostri di Bomarzo è molto diverso da un tipico giardino italiano.
Fu fatto costruire nella seconda metà del XVI secolo dal Principe Pier Francesco Orsini dopo la morte della moglie Giulia Farnese. Esso si estende per circa 3 ettari ed è caratterizzato da sentieri irregolari e sculture che rappresentano creature mostruose, animali esotici e draghi. Su tutte queste sculture ci sono iscrizioni misteriose, profezie e riflessioni. Si trovano anche architetture impossibili come la casa inclinata, costruita su un masso inclinato, e quindi volutamente pendente, allo scopo di confondere i visitatori.
All'ingresso del parco ci sono due sfingi, poste a guardia del parco e su cui ci sono le iscrizioni: «Chi non attraversa assorto e in silenzio questo luogo, non apprezza neanche le famose sette meraviglie del mondo.» e «Tu che entri qui rifletti attentamente e poi dimmi se tutte queste meraviglie siano fatte per sbalordire oppure per arte».
La statua più famosa del parco è sicuramente quella dell'Orco; è una grande faccia con la bocca spalancata su cui è scritto «Ogni pensiero vola». Salendo alcuni gradini si attraversa la bocca dell’orco per entrare in una camera scavata nella roccia arredata con panche e un tavolo, qui le voci ed i suoni rimbalzano sulle pareti e creano uno spaventoso eco.
Alla morte del principe Orsini nel 1585 il parco fu abbandonato ed iniziarono a nascere le leggende sulla sua storia. Alcune terrificanti che descrivevano il principe come un mostro che uccideva le fanciulle per poi darle in pasto ai suoi mostri, finché una di esse riuscì a liberarsi ed ucciderlo, altre più fiabesche in cui si diceva che il principe aveva ottenuto in dono da una fata tutti i doni possibili eccetto che quello di saper riconoscere la bellezza e per questo il suo parco era “abbellito” solo da statue mostruose.
Successivamente anche Salvador Dalì si innamorò di questo parco e decise di contribuire ai restauri, rendendolo così noto al resto del mondo e trasformandolo nella meta turistica che oggi possiamo visitare.
(A cura di Alessandra Marinacci)
Risorsa:- F.Bongiorni- M.Polidoro, Atlante dei luoghi misteriosi d'Italia, Bompiani, 2018.
- http://www.bomarzo.net
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